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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, III, 48
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originale
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[48] Athenienses cum Persarum impetum nullo modo possent sustinere statuerentque, ut urbe relicta, coniugibus et liberis Troezene depositis, naves conscenderent libertatemque Graeciae classe defenderent, Cyrsilum quendam suadentem, ut in urbe manerent Xerxemque reciperent, lapidibus obruerunt. Atque ille utilitatem sequi videbatur, sed ea nulla erat repugnante honestate.
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traduzione
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48. Quando gli Ateniesi non erano in grado di sostenere l'assalto dei Persiani e stabilirono di abbandonare la citt?, dopo aver lasciato le mogli e i figli a Trezene, e di salire sulle navi per difendere con la flotta la libert? della Grecia, lapidarono un certo Cirsilo, che li invitava a rimanere in citt? e ad accogliere Serse. Sembrava che egli avesse come obiettivo l'utilit?, ma essa era inesistente, perch? l'onest? le si opponeva.
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